Cosa vuol dire Città Amica dei bambini e degli adolescenti

Aggiornato il: 05/03/2024

Una città amica dei bambini e degli adolescenti è un luogo in cui le opinioni, i bisogni e le priorità di tutti i bambini e gli adolescenti, sono parte integrante delle politiche e dei programmi pubblici. Infatti, la città amica, aspira a promuovere la partecipazione dei bambini e dei ragazzi alle scelte ed ai progetti che li riguardano, perché, solo attraverso un loro coinvolgimento attivo e autonomo sui processi di sviluppo locale, si può ottenere un reale cambiamento ambientale e culturale, dando vita ad una comunità più attenta e consapevole nei confronti delle esigenze giovanili.

Prato è diventata Città Amica dei bambini e degli adolescenti il 22 febbraio 2024, ottenendo l'accreditamento di Unicef. Il riconoscimento è arrivato a conclusione di un lungo percorso, che ha richiesto oltre tre anni di impegno per strutturare processi e meccanismi che fossero di supporto all’amministrazione comunale, con lo scopo di sistematizzare politiche e programmi destinati ai minorenni.

L’amministrazione comunale, il 29 ottobre 2019, ha siglato il Protocollo d’Intesa fra il Comune di Prato ed il Comitato Italiano per l’UNICEF Onlus. L’adesione al percorso internazionale Unicef Città amica dei bambini e degli adolescenti da parte del Comune di Prato, consente all’amministrazione di mettere a sistema e di riorganizzare tutte le attività svolte dedicate agli “0-18”, adottando un metodo di lavoro programmato che consenta la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali e civili che operano in quell’ambito, oltre alla trasparenza nei confronti di tutta la cittadinanza su obiettivi e risultati che vengono conseguiti anno dopo anno.

Le fasi del percorso per diventare Città Amica dei bambini e degli adolescenti

Il processo di costruzione di una città amica richiede impegni politici che vedono il coinvolgimento di diverse componenti amministrative, ma anche la costituzione di una rete locale che coinvolga scuole, associazioni, gruppi e cittadini a tutti i livelli della comunità, in un sistema che ponga l'attenzione ad un nuovo rapporto fra bambino e ambiente urbano.

L'intero processo si basa sul programma redatto da UNICEF e riassunto nella brochure Per ogni bambino, una città amica dell'infanzia e dell'adolescenza.

Ecco nel dettaglio come si articola il percorso:

  • La procedura inizia con la delibera di adesione e la firma del protocollo d’intesa (4.12 MB) File con estensione pdf, successivamente si crea un coordinamento fra gli assessorati e si sviluppa un’analisi della condizione dei minorenni presenti sul territorio del Comune.
  • I risultati dell’analisi costituiscono la base per l’elaborazione di una strategia condivisa, con le diverse azioni che l’amministrazione si propone di realizzare. L’esito finale confluirà nel documento di programmazione del comune (DUP).
  • Si crea un organismo di coordinamento fra amministrazione comunale e terzo settore. In questo modo è possibile condividere la strategia con tutti i soggetti che sul territorio si occupano di bambini e ragazzi e valutare le politiche e le azioni intraprese.
  • La partecipazione dei bambini e degli adolescenti è fondamentale nel percorso: come modalità di lavoro è necessario coinvolgere i minori, facendoli contribuire alla creazione dei diversi piani elaborati del comune.
  • In maniera sistematica viene redatto un rapporto periodico, che permetterà di raccontare alla cittadinanza i progressi compiuti.
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